RECAP

Ricostruire in seguito a un sisma
Esperienze dell’antichità e innovazioni a Pompei

Di fronte a un rischio ricorrente, i costruttori del mondo romano hanno sviluppato delle tecniche di costruzione antisismiche? Questa è la domanda a cui il programma RECAP vuole dare nuove risposte.

Programma di ricerca Internazionale, questo progetto implica un approccio pluridisciplinare che ricorre all’archeologia della costruzione, alla sociologia, all’informatica, all’ingegneria delle strutture e alla geologia, al fine di determinare le modalità pratiche di ricostruzione e le scelte tecniche adottate, in funzione del loro grado di innovazione.

Ricerca

Come si ricostruisce dopo un terremoto? Utilizzando un approccio pluridisciplinare questo programma studia le conseguenze dell’impatto degli eventi sismici in Campania, e più particolarmente a Pompei, nell’ottica di chiarire se nell’Antichità esisteva una cultura del rischio sismico.

Grazie al suo contesto geologico particolare la città di Pompei e il suo territorio costituiscono un “laboratorio” eccezionale. Situato alla convergenza fra la placca Europea e quella Africana, l’Appennino meridionale si è strutturato per la subduzione della placca Adriatica al di sotto dell’Europea, subduzione che ha dato origine al Vesuvio. La Campania si trova soggetta a un doppio rischio, vulcanico e sismico, registrando dei terremoti di magnitudo superiore a 6.
Pompei ha la peculiarità di essere stata interessata da due terremoti precursori dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Il primo, nel 63 d.C., è ben noto in quanto evocato nei testi di Seneca e Tacito, mentre il secondo, che è avvenuto intorno al 70, è identificato solo attraverso i dati archeologici provenienti dal sito.
Il progetto si basa dunque su una scommessa scientifica ambiziosa: svelare le condizioni di ricostruzione e le scelte tecniche adottate difronte al rischio in questa emblematica città romana.

Obiettivi

Lo studio mira a identificare la diffusione di una cultura del rischio sismico, ovvero la considerazione da parte dei costruttori dell’Antichità di un rischio ricorrente, al fine di sviluppare delle tecniche di costruzione appropriate.
A questo scopo, il progetto associa un approccio quantitativo concernente l’intensità e gli effetti prodotti dai terremoti e un approccio qualitativo delle condizioni socio-economiche che hanno determinato le priorità di ricostruzione e l’evoluzione dei materiali e dei metodi utilizzati.

Il programma ha tre obiettivi principali :

- Stabilire l’intensità degli impatti sismici sul sito di Pompei, a partire dall’identificazione archeologica delle anomalie architettoniche e da una modellizzazione della resistenza strutturale,

- Produrre un atlante delle tecniche di costruzione post-sismiche,

- Comprendere se i costruttori, nelle operazioni di ricostruzione, avevano coscienza della vulnerabilità.

Tre tappe di studio

Analisi di casi specifici
Le dinamiche di ricostruzione previste sono per definizione differenti a seconda dei casi di studio. La prima tappa di studio confronta le strategie di (ri-)costruzione adottate a Pompei in due casi distinti:
- I serbatoi dell’acquedotto (castella aquae), infrastrutture urbane pubbliche. La loro rimessa in funzione ha un carattere prioritario e rivela il carattere di urgenza nell’evoluzione dell’urbanistica in condizioni di rischio ricorrente
- La Villa di Diomede, grande residenza aristocratica suburbana. Questo secondo punto di vista mostra che la ricostruzione di una residenza privata prende in considerazione anche il desiderio di salvaguardia del decoro (Villa Diomede Project).

Rifacimento e tessuto urbano
Questa tappa mira a ampliare gli studi all’insieme della città. E’ caratterizzata da un approccio sistematico ad un’intera area di Pompei allo scopo di visualizzare i rifacimenti post-sismici realizzati nell’insieme. La regione VII, ovvero il 15% della superficie urbana, è stata scelta per la sua alta rappresentatività, essendovi presenti vari monumenti pubblici e privati.
Questo ampliamento dello studio permette non solo di comparare le condizioni di ricostruzione a seconda delle diverse categorie di edifici, ma anche di quantificare i danni e, quindi, di meglio determinare l’intensità sismica. L’obiettivo è di proporre una nuova tipologia delle tecniche di costruzione e di determinarne le innovazioni.

Architettura del rischio in Campania
I dati di studio precedenti sono confrontati con quelli raccolti sull’insieme della regione, al fine di mettere in evidenza le diverse manifestazioni geologiche (terremoti, vulcanismo, bradisismo).
Al di là dell’estensione areale, volta a verificare se il caso di Pompei può essere considerato come un caso rappresentativo, lo studio sarà fatto su tempi lunghi. Le conseguenze socio-economiche dei terremoti contemporanei sono comparate a quelle dei sismi antichi, attraverso i meccanismi di ricostruzione messi in atto in una dinamica di integrazione del rischio. Questa ultima tappa ha come obiettivo la valutazione della coscienza della vulnerabilità che gli antichi costruttori hanno potuto sviluppare.

Metodi

Database OPUR
Il database OPUR (Outil Pour Unités de Réparation / Strumento per unità di riparazione) è stato progettato per caratterizzare le riparazioni post-sismiche antiche sul sito di Pompei, nell’ambito del programma di ricerca RECAP. La descrizione e l’analisi di ogni riparazione si basa su quattro tappe principali: 1. l’identità e la posizione della riparazione; 2. l’Identificazione dei danni; 3. la natura della riparazione; 4. le relazioni cronologiche tra le diverse riparazioni e tra i vari tipi di tecniche costruttive.
Per il suo utilizzo è necessario il software Filemaker.
Ci auguriamo che questo database, messo a disposizione di tutti in tre lingue (inglese, italiano e francese), possa essere utile alla comunità degli archeologi, architetti e ingegneri in relazione con l’analisi di riparazioni in contesti di rischio sismico e promuovere una lettura multidisciplinare del patrimonio costruito.
Codici di accesso al database disponibili nel foglio pratico
Contatto: Agnès Tricoche

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Diagramma del database OPUR
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Scaricare il database OPUR
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Archeologia delle tecniche di ricostruzione
Lo studio stratigrafico degli elevati evidenzia le differenti fasi di costruzione degli edifici e ne propone una cronologia relativa.
Da una parte, permette l’identificazione delle tracce dell’attività sismica e la valutazione degli impatti secondo i principi dell’archeosismologia (fessure, deformazioni dei muri, rotture degli architravi e delle travi, crolli dei pavimenti). Dall’altra permette di determinare la tipologia delle ricostruzioni associate (tecniche di fondazione, innovazioni nella tessitura murariacoursc nei rivestimenti…).

GIS associato
Un Sistema Informativo Geografico comune a tutto il progetto fa da collegamento tra i differenti dati impiegati per lo studio delle tecniche di costruzione sismo-resistenti e permette di sviluppare un approccio realmente multiscalare.
L’integrazione in questo progetto GIS dei dati di sito e l’incrocio di questi con la banca dati “Tecniche di costruzione” conduce alla cartografia archeologica delle tecniche di costruzione specifiche (vedi transfers.ens.fr. “Atlas des techniques de construction dans le monde romain”). Questo atlante permette un approccio spaziale alle questioni legate alle tecniche di costruzione e la loro valorizzazione.

Modello fotogrammetrico 3D
Delle fotografie degli edifici sono realizzate sul terreno, con un drone per una rapida copertura ed in modo tradizionale per i punti di dettaglio.
Tutte le immagini ottenute sono trattate utilizzando un software che permette di costruire un modello tridimensionale fotogrammetrico in maniera automatica e precisa. Questo modello virtuale 3D costituisce una bancadati spaziale che permette di visualizzare tutti i dati raccolti sugli edifici studiati.

Scienze della terra
L’origine dei materiali da costruzione, le loro proprietà meccaniche e i processi di fabricazione sono determinati attraverso le analisi petrografiche.
Lo studio delle concrezioni calcaree-depositi costituiti da sequenze laminari legate a cicli annuali-permette di precisare la cronologia dei danni e la loro riparazione mentre l’archeomagnetismo delle terrecotte utilizzate nell’architettura permette di precisare l’età delle fasi di rifacimento.

Ingegneria delle strutture
Associata alle osservazioni archeologiche, l’ingegneria consente di identificare gli effetti sismici e di testare la vulnerabilità degli edifici, attraverso la geometria, la caratterizzazione delle tecniche di costruzione e le proprietà meccaniche dei materiali impiegati.
Sul campo sono utilizzati dei metodi locali e non distruttivi: la termografia ad infratrossi, la ricostruzione tomografica e l’accelerometro, che cattura la propagazione delle vibrazioni attraverso le strutture.

Formazione

Ce programme pluridisciplinaire associe plusieurs types de formations destinées à des étudiants en histoire, archéologie, géologie, ingénierie, à différentes étapes de leur cursus : stages de formation à l’archéologie de la construction romaine de niveau Master et formation doctorale.

Seminario "Histoire de la construction" 2018-2019 - Parigi
Seminario "Histoire de la construction" 2017-2018 - Parigi
20 ottobre 2017: workshop "Masonry techniques in the face of earthquakes, from Antiquity to the present: prospects for multidisciplinary studies" - Paris
17 giugno 2017: Conferenza "Les bâtisseurs romains face aux risques sismiques"– Parigi
Seminario "Histoire de la construction" 2016-2017 - Parigi
Settembre 2016: formazione dottorale - École française di Roma
Luglio 2016: corso di formazione - Regio VII
Maggio 2015: corso di formazione - Villa di Diomede
PDF - 3.1 Mb
Petit catalogue des techniques de la construction romaine
PDF - 3.1 Mb

Formazione

Seminario 2018-2019

Histoire de la construction

Ce séminaire porte sur l’histoire de la construction envisagée tant du point de vue technique que social, juridique ou économique. Il entend faire une large place à une approche comparative appuyée sur la richesse de l’actualité des travaux dans ce domaine à l’échelle internationale, pour les périodes antique, médiévale et moderne, mais aussi en aval, plus ponctuellement, pour la période contemporaine. Il se présente sous la forme d’une série de journées qui, autour d’un nombre réduit de communications proposées sur un thème précis, laissent une large place à la discussion et aux échanges entre personnes travaillant à partir de sources différentes, dans des aires géographiques et sur des périodes diverses.

Organisé par

  • le Laboratoire de médiévistique occidentale de Paris (LAMOP) UMR 8589, CNRS - Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne
  • le Centre de théorie et analyse du droit (CTAD) UMR 7074, CNRS - Université Paris Ouest Nanterre La Défense
  • le Laboratoire Archéologie et Philologie d’Orient et d’Occident (UMR 8546, ENS-CNRS-EPHE)
  • le Laboratoire Orient & Méditerranée. Textes Archéologie Histoire (UMR 8167 – CNRS – Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne – Université Paris-Sorbonne – EPHE – Collège de France)
  • avec le soutien du laboratoire d’excellence TransferS

Responsables : Philippe Bernardi, Robert Carvais et Hélène Dessales

Programme
PDF - 404.8 Kb
20 novembre 2018 - La construction et l’eau
PDF - 404.8 Kb
PDF - 497.2 Kb
11 décembre 2018 – Construire pour stocker
PDF - 497.2 Kb

Séance suivie de l’AG de l’Association Francophone d’Histoire de la Construction

PDF - 196.2 Kb
22 janvier 2019 – La finition: étape de la construction
PDF - 196.2 Kb
PDF - 183.1 Kb
5 février 2019 – Les végétaux comme matériau de construction
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  • 12 mars 2019 – séance doctorale
  • 21 mai 2019 – De pierre et de briques : les appareils mixtes – séance suivie de l’AG de l’Association Francophone d’Histoire de la Construction, de 18h à 20h|
Lieu

  • Pavillon de l’Arsenal, 21 boulevard Morland 75004 Paris

Formazione

Seminario 2017-2018

Histoire de la construction

Ce séminaire porte sur l’histoire de la construction envisagée tant du point de vue technique que social, juridique ou économique. Il entend faire une large place à une approche comparative appuyée sur la richesse de l’actualité des travaux dans ce domaine à l’échelle internationale, pour les périodes antique, médiévale et moderne, mais aussi en aval, plus ponctuellement, pour la période contemporaine.

Il se présente sous la forme d’une série de journées qui, autour d’un nombre réduit de communications proposées sur un thème précis, laissent une large place à la discussion et aux échanges entre personnes travaillant à partir de sources différentes, dans des aires géographiques et sur des périodes diverses.
Chaque séance est également l’occasion de présenter une revue critique de publications récentes portant sur l’histoire de la construction. Cette revue est largement ouverte aux participants au séminaire.

Organisé par

  • le Laboratoire de médiévistique occidentale de Paris (LAMOP) UMR 8589, CNRS - Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne
  • le Centre de théorie et analyse du droit (CTAD) UMR 7074, CNRS - Université Paris Ouest Nanterre La Défense
  • le Laboratoire Archéologie et Philologie d’Orient et d’Occident (UMR 8546, ENS-CNRS-EPHE)
  • avec le soutien du laboratoire d’excellence TransferS

Responsables : Philippe Bernardi, Robert Carvais et Hélène Dessales

Programme
PDF - 601.3 Kb
4 décembre 2017 - Traces et tracés de chantier
PDF - 601.3 Kb
PDF - 346.9 Kb
15 janvier 2018 – Le bois
PDF - 346.9 Kb
PDF - 765.6 Kb
12 février 2018 – Les modules dans la construction
PDF - 765.6 Kb
PDF - 1.2 Mb
26 mars 2018 – Construire la rue, un espace en chantier – Séance doctorale
PDF - 1.2 Mb
PDF - 545.1 Kb
28 mai 2018 - Le droit de bâtir
PDF - 545.1 Kb
Lieux

  • INHA, salle Vasari (galerie Colbert, 2 rue Vivienne, 75002)
  • Exceptions les 4 décembre et 28 mai : PSL, salle de séminaire (60 rue Mazarine, 75006)

Formazione

Workshop "Masonry techniques"

Masonry techniques in the face of earthquakes, from Antiquity to the present: prospects for multidisciplinary studies

October 20th, 2017, 9:30-18:00, Laboratoire de géologie de l’ENS, salle E314 (24, rue Lhomond 75005 Paris)

Organized by the laboratories of archaeology (AOROC) and geology of the Ecole normale supérieure (UMR 8538, 8546), the Institut de radioprotection et de sûreté nucléaire and the Association française du génie parasismique

Exploring the characteristics of heritage buildings in the face of earthquakes presents a crucial issue in risk-prone areas. Complex and still largely ignored, the behavior of masonries, which constitute one of the most traditional building techniques since Antiquity, needs to be focused. The aim of this international workshop is to assess the various methods of analysis. It will bring together archaeologists, seismologists, structural engineers and architects. These various specialists will cross their approaches in order to define new directions for the study and conservation of masonry buildings.

Presentations availble on AFPS website
http://www.afps-seisme.org/PUBLI/Journees-techniques/JT-ANR-RECAP

Organization : Didier Combescure (AFGP), Hélène Dessales (ENS, AOROC-UMR 8546), Maria Lancieri (IRSN), Hélène Lyon-Caen (ENS, Laboratoire de géologie-UMR 8538)

PDF - 867.1 Kb
Workshop " Masonry techniques" - Program
PDF - 867.1 Kb
PDF - 72.4 Kb
Workshop " Masonry techniques" - Report
PDF - 72.4 Kb

Formazione

Conferenza "Les bâtisseurs romains face aux risques sismiques"

"L’exploration de l’aqueduc du Serino à Porte Tirone (Italie)"

Julie Carlut (CNRS, IPGP) e Hélène Dessales (ENS, AOROC)
Conferenza tenuta all’École nationale des Chartes (Scuola Nazionale delle Carte) sabato 17 giugno 2017, per le Giornate nazionali di archeologia

Formazione

Seminario 2016-2017

Histoire de la construction

Ce séminaire porte sur l’histoire de la construction envisagée tant du point de vue technique que social, juridique ou économique. Il entend faire une large place à une approche comparative appuyée sur la richesse de l’actualité des travaux dans ce domaine à l’échelle internationale, pour les périodes antique, médiévale et moderne, mais aussi en aval, plus ponctuellement, pour la période contemporaine.

Organisé par le Laboratoire de médiévistique occidentale de Paris (LAMOP) UMR 8589, CNRS - Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne ; le Centre de théorie et analyse du droit (CTAD) UMR 7074, CNRS - Université Paris Ouest Nanterre La Défense ; le Laboratoire Archéologie et Philologie d’Orient et d’Occident (UMR 8546, ENS-CNRS-EPHE) - avec le soutien du laboratoire d’excellence TransferS

Le séminaire se présente sous la forme d’une série de journées laissant une large place à la discussion. Chaque séance est également l’occasion de présenter une revue critique de publications récentes portant sur l’histoire de la construction. Les comptes-rendus faits ainsi que le résumé de chaque intervention sont mis en ligne avec une bibliographie portant sur chacun des thèmes abordés.
Enfin, le séminaire est l’occasion d’ouvrir un chantier de recherche collectif. Après la « Controverse de Bédoin », cette dispute qui, au début du XVIIIe siècle, opposa un architecte et un ingénieur sur la question de la construction des voûtes de l’église de Bédoin (Vaucluse), ont été préparées l’étude du traité d’architecture inédit d’Antoine D’Alleman, ingénieur, protagoniste de la controverse précitée et, l’année dernières, l’édition de pièces d’archives inédites sur la réglementation concernant le plâtre et les plâtriers.

PDF - 582.1 Kb
5 décembre 2016 - Construire face au risque sismique à travers le monde
PDF - 582.1 Kb
PDF - 519 Kb
9 janvier 2017 - La brique
PDF - 519 Kb
PDF - 712.7 Kb
6 février 2017 - La préfabrication en matière constructive
PDF - 712.7 Kb
PDF - 640.2 Kb
13 mars 2017 - Chantier perpétuel
PDF - 640.2 Kb
PDF - 599.1 Kb
15 mai 2017 Sources chantier
PDF - 599.1 Kb

Formazione

Settembre 2016

Les réemplois en architecture, entre Antiquité et Moyen Âge

Formation doctorale. 19-26 septembre 2016. Rome

Dépassant l’aire géographique (Latium et Campanie) et chronologique du projet (Antiquité - Moyen Âge), cette école doctorale, collaboration de plusieurs institutions italiennes et françaises, sera centrée sur une thématique spécifique des reconstructions post-sismiques : le réemploi. Quelle part accorder au réemploi et à la réutilisation de matériaux issus des destructions ? Sont-ils privilégiés, pour des raisons économiques et logistiques (faible coût, disponibilité immédiate) ? Quelles sont les éventuelles modalités de stockage et de recyclage ? Philologues, historiens, archéologues et archéomètres aborderont ces questions d’actualité. 12 doctorants et jeunes chercheurs suivront cette formation pluridisciplinaire.

Télécharger le programme :

PDF - 254.8 Kb
Les réemplois en architecture, entre Antiquité et Moyen Âge - Programme
PDF - 254.8 Kb

Formazione

Luglio 2016 1/2

Corso di formazione sull’archeosismologia e l’archeologia della costruzione romana, Pompei, Regio VII

Dans le cadre du programme de recherche, un stage pluridisciplinaire a été proposé, intégré à la formation en archéologie de l’École normale supérieure (Département des Sciences de l’Antiquité, Master Piesa) et à la formation en ingéniérie civile de l’Università degli Studi di Napoli Federico II (Dipartimento di Scienza della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse). Il a associé une session d’initiation théorique et pratique sur le terrain et un exercice d’analyse et de relevé sur l’Édifice d’Eumachia, à Pompéi (100 heures). Il a réuni cinq étudiants français et italiens, inscrits en Master et appartenant à trois types de cursus : archéologie, géologie, ingénierie. Tous se sont pleinement impliqués dans le projet scientifique et ont contribué à son succès.

Stage encadré par Hélène Dessales (ENS) et Giuseppina De Martino (Università degli Studi di Napoli, DiSTAR)

Session 1. Initiation aux techniques de construction romaine

  • Lundi 11/7. Accueil des participants sur le site de Pompéi
  • Mardi 12/7. Présentation du site. Objectifs de l’étude des techniques de construction
    • 9.00-13.30 : Introduction à l’urbanisme de Pompéi et visite générale. Histoire des fouilles
    • 14.30-18.00 : Projet architectural, maîtrises d’œuvre et maîtrises d’ouvrage. Les témoignages épigraphiques sur les chantiers de construction à Pompéi et leur contexte architectural. Les édifices de spectacle
  • Mercredi 13/7. Matériaux de construction et types d’appareil
    • 9.00-13.30 : Identification des différents matériaux de construction. Parcours dans la ville et caractérisation de monuments : enceinte urbaine, Porta Marina, Basilique, Comitium, Temple d’Isis, Thermes de Stabies, Casa del Fauno
    • 14.30-18.00 : initiation à la base de données ACoR (Atlas des techniques de la construction romaine) et à la base de données OPUR (Outil pour unités de réparations) (Hélène Dessales)

Formazione

Luglio 2016 2/2

Corso di formazione sull’archeosismologia e l’archeologia della costruzione romana, Pompei, Regio VII

Dans le cadre du programme de recherche, un stage pluridisciplinaire a été proposé, intégré à la formation en archéologie de l’École normale supérieure (Département des Sciences de l’Antiquité, Master Pisa) et à la formation en ingéniérie civile de l’Università degli Studi di Napoli Federico II (Dipartimento di Scienza della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse). Il a associé une session d’initiation théorique et pratique sur le terrain et un exercice d’analyse et de relevé sur l’Édifice d’Eumachia, à Pompéi (100 heures). Il a réuni cinq étudiants français et italiens, inscrits en Master et appartenant à trois types de cursus : archéologie, géologie, ingénierie. Tous se sont pleinement impliqués dans le projet scientifique et ont contribué à son succès.

Stage encadré par Hélène Dessales (ENS) et Giuseppina De Martino (Università degli Studi di Napoli, DiSTAR)

Session 2. Atelier pratique (par équipes de 2 personnes)

  • Jeudi 14/7. Un cas d’étude. L’Édifice d’Eumachia (VII 9, 1)
    • 9.00-13.30 : Caractérisation du monument
    • 14.30-18.00 : Observation des liens entre les murs et vérification du plan
  • Vendredi 15/7. Un cas d’étude. L’Édifice d’Eumachia (VII 9, 1)
    • 9.00-13.30 : Identification des différents types de techniques de construction
    • 14.30-18.00 : Analyse modulaire des appareils
  • Samedi16/7. Un cas d’étude. L’Édifice d’Eumachia (VII 9, 1)
    • 9.00-13.30 : Enregistrement des types de murs dans la base de données ACoR
    • 14.30-18.00 : Enregistrement des types de murs dans la base ACoR. Présentation de l’étude du mobilier métallique dans la construction (Christophe Loiseau). Présentation de l’étude statistique des appareils (Annabelle Milleville)
  • Dimanche 17/7. Un cas d’étude. L’Édifice d’Eumachia (VII 9, 1)
    • 9.00-13.30 : Enregistrement des types de murs dans la base de données ACoR
    • 14.30-18.00 : Bilan sur les phases de construction identifiées
  • Lundi 18/7. Libre
    • Suggestion de visite : Herculanum et Villa dite de Poppée à Torre Annunziata
  • Mardi 19/7. Un cas d’étude. L’Édifice d’Eumachia (VII 9, 1)
    • 9.00-13.30 : Initiation à la base de données OPUR (Outils Pour Unités de Réparation)
    • 14.30-18.00 : bilan sur l’étude archéologique de l’édifice. Présentation des analyses ingénieriques (Giuseppina De Martino)
  • Jeudi 21/7. Un cas d’étude. Réfections et reprises de blocs dans la région VII
    • 9.00-13.30 : Guilhem Chapelin (CJB). La taille de la pierre et le tuf de Nocera à Pompéi. Visite de la fouille de la Villa delle Colonne a Mosaico, Via Consolare Project (Michael Anderson)
    • 14.30-18.00 : traitement de la documentation graphique et des phasages (Thomas Crognier). Présentation des méthodes de cartographie associées (Julien Cavero)
  • Vendredi 22/7. Un cas d’étude. Caractérisation des enduits associés à des réfections
    • 9.00-13.30 : Visite du laboratoire des dépôts organiques (Luigi Buffone). Caractérisation des enduits conservés dans l’Édifice d’Eumachia (Florence Monier)
    • 14.30-18.00 : Saisie des données dans la base OPUR
  • Samedi 23/7. Conclusion des travaux de terrain dans l’Édifice d’Eumachia
  • Dimanche 24/7. Libre
    • Suggestion de visites : Musée national archéologique de Naples. Complexe archéologique de San Lorenzo
  • Lundi 25/7. Inventaire des réfections dans les édifices du forum (VII 9)
    • 9.00-13.30 : identification des types de réfection comparables à ceux de l’Édifice d’Eumachia
    • 14.30-18.00 : saisie des données dans la base OPUR

Formazione

Maggio 2015 1/2

Corso di formazione sull’archeologia della costruzione romana, Pompei, Villa di Diomede

Intégré à la formation en archéologie de l’École normale supérieure, le stage a associé une session d’initiation théorique et pratique sur le terrain (48h) et un exercice d’analyse et de relevé dans la Villa de Diomède (72h), à Pompéi. Il a réuni quatre étudiants suivant des parcours d’archéologie à l’ENS, inscrits en Master, et une doctorante en ingénierie structurelle, appartenant à l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Tous se sont impliqués avec enthousiasme dans ce projet.
Le stage de formation à l’archéologie de la construction romaine a été organisé en deux sessions successives, la première permettant une initiation générale au techniques de la construction romaine sur le site de Pompéi, la seconde proposant une application pratique dans le cas précis de la Villa de Diomède, premier objet d’étude du programme RECAP.

Session 1. Initiation aux techniques de construction romaine

  • Lundi 11/5. Présentation du site. Pour une étude des chantiers de construction
    • 9.00-13.30 : accueil des participants et découverte de Pompéi. Introduction à l’urbanisme de Pompéi et visite générale.
    • 14.30-17.30 : Projet architectural, maîtrises d’œuvre et maîtrises d’ouvrage. Les témoignages épigraphiques sur les chantiers de construction à Pompéi et leur contexte architectural. Le Temple d’Apollon, le Temple d’Isis
  • Mardi 12/5. Une approche des éléments structurels.
    • 9.00-13.30 : implantation des bâtiments et éléments constitutifs. Casa del Fauno.
      Terme Centrali : un chantier de construction inachevé ; les structures hydrauliques et de chauffage, présentation par Nathalie de Haan et Kurt Wallat, responsables de l’étude scientifique.
    • 14.30-17.30 : les techniques de fondations. Le Temple d’Isis, cas d’étude.
  • Mercredi 13/5. La sélection des matériaux de construction.
    • 9.00-13.30 : Identification des différents matériaux de construction. Parcours à travers des caractérisations de monuments : enceinte urbaine, Porta di Ercolano, Casa del Chirurgo, Casa di Sallustio, Thermes du Forum.
    • 14.30-17.30 : les métiers de la construction à Pompéi. Reliefs de maçons. Un cas particulier : l’utilisation du tuf de Nocera, par Guilhem Chapelin (CNRS, CJB).
  • Jeudi 14/5. Les techniques de mise en œuvre.
    • 9.00-13.30 : Identification des différents types d’appareil. Parcours autour du forum. Un cas particulier, les techniques de construction utilisées dans les derniers chantiers de construction de la ville. Etude de l’Edifice d’Eumachia.
    • 14.30-17.30 : Techniques d’échafaudages. Les édifices municipaux sur le forum.
  • Vendredi 15/5. Les couvrements et couvertures.
    • 9.00-13.30 : Les types de voûtes. Les Thermes de Stabies. Identification des planchers : parcours sur la Via dell’Abbondanza.
    • 14.30-16.00 : Un cas exceptionnel : les plafonds de la Villa de Diomède.
  • Samedi 16/5. Le décor et la restauration des bâtiments.
    • 9.00-13.30 : Techniques de l’enduit peint, du stuc et de la mosaïque, par Florence Monier (CNRS, AOROC). L’exemple du Temple d’Isis. L’exemple de la Casa dei Quattro Stili.
    • 14.30-17.30 : Techniques de restauration moderne. Pompéi, une ville sans cesse en reconstruction. Identification d’interventions contemporaines : La Casa degli Amorini Dorati. La Casa del Menandro. La Villa des Mystères.

Formazione

Maggio 2015 2/2

Corso di formazione sull’archeologia della costruzione romana Pompei, Villa di Diomede

La session pratique a donc porté sur le cas d’étude constitué par la Villa de Diomède. Les étudiants ont été répartis en trois équipes de 2 personnes, chaque équipe ayant la responsabilité d’un secteur d’étude. Les étudiants ont ainsi pu se former à l’identification des US, à leur enregistrement dans la base OPUS, à un relevé (échelle 1/20), au montage d’un diagramme stratigraphique, à une élévation phasée des structures et à la rédaction d’un rapport de synthèse.

Session 2. Atelier pratique (par équipes de 2 personnes)

  • Lundi 18/5. Travail de terrain.
    • 9.00-13.30 : visite de la Villa de Diomède et présentation des méthodes de travail (base de données, techniques de relevés, charte graphique, SIG).
    • 14.30-17.30 : nettoyage superficiel des structures.
  • Mardi 19/5. Travail de terrain.
    • 9.00-13.30 : identification des US par secteurs.
    • 14.30-17.30 : zonage des US.
  • Mercredi 20/5. Travail de terrain.
    • 9.00-13.30 : réalisation des fiches de parois correspondant aux US.
    • 14.30-17.30 : réalisation des fiches de parois correspondant aux US et de la base de données.
  • Jeudi 21/5. Travail de terrain.
    • 9.00-13.30 : réalisation des fiches de parois correspondant aux US.
    • 14.30-17.30 : réalisation des fiches de parois correspondant aux US.
  • Vendredi 22/5. Travail de terrain.
    • 9.00-13.30 : relevés de détail.
    • 14.30-17.30 : relevés de détail.
  • Samedi 23/5. Travail de terrain.
    • 9.00-13.30 : relevés de détail.
    • 14.30-17.30 : relevés de détail.
  • Lundi 25/5. Travail de terrain.
    • 9.00-13.30 : construction du diagramme stratigraphique.
    • 14.30-16.00 : bilan et phasage.
    • 16.00. Visite de l’exposition « Pompei e l’europa. Rapiti alla morte. I calchi. La fotografia », Pompéi, Amphithéâtre.
    • 18.30. Visite de l’exposition « Pompei e l’Europa. 1748-1943. Naples, Museo archeologico nazionale.
  • Mardi 26/5. Mise au propre des données.
    • 9.00-13.30 : traitement de la documentation graphique.
    • 14.30-17.30 : mise au propre du diagramme stratigraphique.
  • Mercredi 28/5. Bilan et session de présentation.
    • 9.00-13.00: visite des différents secteurs.
    • 15.00-19.00 : bilan général.

Risultati

Incontro conclusivo

Costruire di fronte ai rischi ambientali nelle società antiche
Napoli, Centro Jean Bérard, 6-7 settembre 2019

Construire face au risque naturel dans les sociétés anciennes {JPEG}Il fine di questo incontro tra ambiti disciplinari diversi è quello di esplorare le relazioni tra i rischi ambientali e le tecniche di costruzione nell’età antica, con particolare riferimento al mondo greco e romano, ma con aperture ad altri periodi storici e ad altre aree geografiche. Il rischio, definito come la probabilità del verificarsi di un danno su un sito o su un territorio, è abitualmente considerato come la risultante delle interazioni da un lato tra un pericolo (naturale: terremoti, eruzioni vulcaniche, inondazioni, frane) e una vulnerabilità (tipo di popolamento, qualità della costruzione) dall’altra. Si tratta dunque di interrogare, attraverso lo studio degli edifici, la percezione del rischio che possono aver avuto le società antiche in quanto fonte di danni potenziali o effettivi.
I diversi casi di studio presentati nel corso dell’incontro permetteranno di evidenziare tutte le possibili situazioni e soluzioni note per il mondo antico. L’obiettivo è di esaminare da un lato le tecniche preventive messe in opera per ridurre la vulnerabilità del costruito e i rischi potenziali per il futuro e, dall’altro, gli interventi di riparazione o di ricostruzione realizzati in emergenza che possono risultare privi di consapevolezza del potenziale rischio. Attraverso questa lettura del rapporto tra costruzioni antiche e rischio ambientale si potranno mettere in luce alcuni aspetti della complessa interazione tra le società antiche, l’ambiente e le sue evoluzioni.

Comitato organizzatore: Jacopo Bonetto (Università degli Studi di Padova), Hélène Dessales (ENS-PSL, AOrOc), Priscilla Munzi (CJB, USR 3133, CNRS-EFR)

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Programme
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PDF - 17.9 Mb
Call for Posters
PDF - 17.9 Mb
Anno 1
Serbatoi (Castella aquae) Studio di campo, campionamenti
Villa di Diomede Studio archeologico e strutturale
Studio urbano (Regione VII di Pompei) Studio sul terreno, GIS e database Campionamenti
Studio regionale (Campania) Raccolta delle informazioni (Scavi antichi)
Formazione universitaria Stage per Master (Villa di Diomede)
Valorizzazione scientifico Sito web
Anno 2
Serbatoi (Castella aquae) Consegna della Pubblicazione
Villa di Diomede Prosecuzione dello studio e campionamenti
Studio urbano (Regione VII di Pompei) Studio sul terreno, GIS e database
Workshop intermedio
Studio regionale (Campania) Studio sul terreno, GIS e banca dati
Formazione universitaria Stage per Master (Villa di Diomede)
Valorizzazione scientifico Sito web
Anno 3
Villa di Diomede Prosecuzione dello studio e analisi dei campionamenti
Studio urbano (Regione VII di Pompei) Studio sul terreno, GIS e banca dati
Articolo di sintesi su Pompei
Studio regionale (Campania) Studio sul terreno, GIS e banca dati
Articolo di sintesi su Cuma
Formazione universitaria Laboratorio dottorale (studi urbani)
Valorizzazione scientifico Sito web
Anno 4
Villa di Diomede Conclusione dello studio e pubblicazione
Studio urbano (Regione VII di Pompei) Pubblicazione on line dell’Atlante
Studio regionale (Campania) Pubblicazione on line dell’Atlante
Valorizzazione scientifico Sito web / Mostra /Incontro conclusivo

Equipe

Partners

  • Archéologie et philologie d’Orient et d’Occident (AOROC), UMR 8546 CNRS – ENS / archeo.ens.fr
    • Hélène Dessales (Professore associato ENS) : coordinazione generale del progetto.
    • Florence Monier (Ingegnere CNRS) : studio tipologico e tecniche degli intonaci dipinti.
    • Frédérique Marchand-Beaulieu (Ingegnere CNRS) : studio tipologico e tecniche dei pavimenti.
    • Arnaud Coutelas (Ricercatore– direttore operativo ArkeMine SARL) : studio e analisi delle malte di calce.
    • Christophe Loiseau (Ricercatore – Éveha) : studio dei consolidamenti in metallo.
    • Karine Gillet (Tecnico CNRS) : gestione amministrativa.
    • Isabelle Mariage (Tecnico CNRS) : gestione amministrativa.
  • Centre Jean Bérard, USR 3133 CNRS – EFR / centrejeanberard.cnrs.fr
    • Priscilla Munzi (Ingegnere CNRS) : coordinazione dei lavori nei Campi Flegrei.
    • Guilhem Chapelin (Ingegnere CNRS) : cartografia e analisi dei rifacimenti post-sismici a Pompei.
    • Jean-Pierre Brun (Professore Collège de France) : studio dei rifacimenti post-sismici (Regione VII).
    • Giuseppina Stelo (Tecnico EFR) : concezione e realizzazione dei pannelli espositivi.
    • Magali Culin (Ingegnere CNRS) : pubblicazione dei risultati finali.
    • Tonia Brangi (Tecnico EFR) : gestione amministrativa.
    • Maria Grazia Montemuro (Tecnico EFR) : segretariato e gestione dell’accesso ai siti.
  • Institut National de Recherche en Informatique et Automatique (Inria) -Ctre Paris-Rocquencourt / inria.fr
    • Jean Ponce (Professore ENS) : coordinazione e monitoraggio dei lavori di fotogrammetria.
  • Institut de Physique du Globe de Paris (IPGP), UMR 7154 CNRS – USPC / ipgp.fr
    • Julie Carlut (Chargée de Recherche CNRS) : coordinazione dei campionamenti e delle analisi geologiche.
    • Francesca Filocamo (Post-dottoranda) : analisi geologiche.
    • Marc Quintin (Tecnico CNRS) : preparazione dei campioni.
    • Florence Rouille (Tecnico CNRS) : gestione amministrativa.

Collaboratori

  • Labex TransferS, ENS – Collège de France / PSL / transfers.ens.fr
    • Agnès Tricoche (Ingegnere CNRS) : progettazione della banca dati.
    • Annabelle Milleville (Ingegnere ENS) : gestione amministrativa.
  • Institut des Sciences de la Terre (ISTerre), UMR 5275 CNRS – UJF – USMB – IRD – IFSTTAR / isterre.fr
    • Julia de Sigoyer (Professore ordinario Université de Grenoble) : analisi geologica dei materiali di costruzione – in collaborazione con Yacine Benjelloun (Dottorando Université de Grenoble).
  • Università degli Studi di Napoli Federico II / unina.it
    • Vincenzo Morra (Professore ordinario) : studio geologico dei materiali di costruzione.
    • Andrea Porta (Professore ordinario) : ingegneria strutturale – in collaborazione con Giuseppina De Martino (Dottoranda).
  • Università degli Studi di Padova / unipd.it
    • Claudio Modena (Professore ordinario) : ingegneria strutturale.
    • Maria Rosa Valuzzi (Professore associato) : ingegneria strutturale.
    • Jacopo Bonetto (Professeur) : studio di tecniche di costruzione.
    • Rita Deiana (Ricercatore) : coordinazione delle prospezioni geofisiche.
  • Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia / pompeiisites.org
    • Massimo Osanna (Soprintendente), Annalisa Capurso (Funzionario Archeologo), Annamaria Mauro (Funzionario Architetto), Laura D’Esposito (Funzionario Archeologa), Bruno De Nigris (Funzionario Architetto) : inquadramento del progetto sul campo.

Sophie Bono-Lauriol (Ingegnere CNRS, UAR 2276) : realizzazione del sito web.

Julien Cavero (Ingegnere CNRS, Maison de l’Orient et de la Méditerranée - FR 3747) : GIS.

Thomas Crognier : fotografia scentifica, progettazione e amministrazione del sito web.

Note Legali | Contact

Responsabile della pubblicazione : Hélène Dessales
UMR 8546 CNRS/ENS - AOROC Archéologie et philologie d’ORient et d’OCcident ,
> École normale supérieure 45, rue d’Ulm 75005 Paris (Francia).
> Tel. segreteria : 01 44 32 30 26, Fax 01 44 32 30 60.

Responsabile editoriale : Sophie Bono-Lauriol, CNRS – UAR2276

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Design e realizzazione tecnica, webmaster del sito, autore delle fotografie (sfondi delle pagine) : Thomas Crognier.


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